8 Novembre 2010

Pieno successo della manifestazione sui mulini a vento a Campiglia

 

 

Favorita da una bella giornata di sole si è svolta a Campiglia, sabato 6 novembre la manifestazione su “I mulini a vento in provincia della Spezia”.

Una folla di visitatori (circa 120 persone) si è riversata nei campi di zafferano dove a tutti è stata illustrata l’esperienza agricola promossa dall’Associazione Campiglia con colture di nicchia quali per l’appunto lo zafferano, i fichi d’Indiae ora il chinotto. Dopo, tutti al convegno sui mulini a vento nella ex scuola dove, data l’affluenza, molti sono dovuti restare in piedi e così le vecchie aule sono tornate a nuova vita.

Il primo argomento trattato da Paola La Ferla (Univ. Studi di Parma) è stato il censimento dei mulini a vento della Provincia della Spezia, con una particolare “scoperta” del mulino a vento fenicio di Vernazza, uno dei rari esempi insieme a quello di Verezzi di questo tipo di mulino in Europa. E’ in stampa una pubblicazione a cura dell’Associazione Campiglia e della Provincia, proprio sull’argomento che, come sembra, incontra un vasto pubblico, interesse confermato anche dall’esperienza della vicina Toscana.
La dott.ssa Ratti ha poi illustrato l’iconografia del mulino a vento della Spezia (il Torretto) nella pittura dell’Ottocento.
Il gruppo di studiosi toscani, gli ingegneri Baldini, Casprini e Politi (quest’ultimo direttore dellaScuola Superiore di Tecnologie industriali di Firenze) hanno infine descritto le caratteristiche dei mulini a vento in Toscana e, con schemi di funzionamento e immagini degli ingranaggi ricostruiti su modello di quelliantichi, l’esperienza del recupero integrale (con macchinari e pale esterne) del mulino di Monterifrassine (Pontassieve - Firenze).

I mulini a vento sono senz’altro “macchine” che riflettono l’ingegno dell’uomo a sfruttare una energia pulita, ma nella loro semplicità, raffinate e complesse, simbolo di una attività agricola che non va assolutamente trascurata. Attività agricola che come ribadito, nell’introduzione dalla sig.ra Giulia Marani, è la finalità prioritaria della Associazione Campiglia per mantenere “l’identità” (ambientale e umana) del territorio di Tramonti che è la vera risorsa di questa parte del Parco Nazionale della Cinque Terre rimasta finora integra.

I partecipanti hanno potuto assaggiare le frittelle di baccalà allo zafferano della sig.ra Maria e il vino “di botte buona” di Angelo, la marmellata di fichi d’India con la gorgonzola e le torte di verdura di Alessandra.
Anche il prefetto, intervenuto, si è interessato alla coltivazione dello zafferano e alle iniziative dell’Associazione Campiglia.
E’ stata un’altra occasione di far conoscereil territorio di Tramonti a numerosissimi e interessati visitatori provenienti da tutta la provincia e da regioni vicine.

Con tutta la documentazione (immagini fotografiche, video, testimonianze storiche) sarà allestita una mostra permanente sui mulini a vento proprio nel mulino di Campiglia recentemente restaurato.

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