26 Settembre 2008 -Comunicato Parco Nazionale 5 Terre

Convegno a Campiglia : “Territorio - strutture alberghiere e extra alberghiere: quale integrazione?”

 

 

A Campiglia venerdì 26 settembre alle 17.30, si terrà il dibattito “ Territorio – strutture alberghiere ed extra alberghiere: quale integrazione?

A Campiglia, un incontro per  investire su recupero e potenziamento delle identità locali, attraverso integrazione tra produzioni tipiche e offerta turistica.

Armonizzare comparto agricolo e settore turistico, per garantire ripresa economica e conservazione del territorio. Di questo, e del rapporto fra  territorio e strutture alberghiere, si discuterà a Campiglia, venerdì 26 settembre alle 17.30, durante l'incontro “Territorio - strutture alberghiere e extra alberghiere: quale integrazione?”, dibattito che pone al centro la necessità di investire su recupero e potenziamento  delle singole identità locali, attraverso l'integrazione di  produzioni tipiche e offerta turistica come proposta della nuova micro imprenditoria delle piccole comunità.
Alla tavola rotonda saranno presenti: Franco Bonanini, presidente del Parco Nazionale Cinque Terre; Federico Barli, assessore all'Agricoltura e Turismo della provincia della Spezia; Salvatore Avena, assessore comunale alle Attività produttive della Spezia; Renato Oldoini, presidente Confagricoltura della Spezia; Cosimo Malacca presidente Agriturist Liguria; Gianfranco Bianchi, presidente Confcommercio della Spezia; Emilio Della Croce, presidente Confturismo della Spezia; Fabio Pini, delegato ANBBA Liguria e Pierpaolo Bracco, presidente associazione Campiglia.
Promotore del dibattito è l'associazione Campiglia, che nata nel 2000 si è posta come obbiettivo quello di mantenere e proteggere “l'ambiente e il territorio”.
“Dobbiamo puntare tutto sulla promozione dell'identità territoriale che a mio avviso può essere mantenuta solo attraverso una ripresa seppur parziale delle attività agricole – spiega Pierpaolo Bracco, presidente associazione Campiglia – .Si deve lavorare per riuscire ad armonizzare e bilanciare i due comparti agricolo e turistico e per fare questo è fondamentale che le strutture alberghiere e extra alberghiere apportino un contributo, ovvero paghino un prezzo al mantenimento del territorio sul quale operano. Di pari passo si deve continuare ad incentivare e aiutare le persone che proseguono nell'attività agricola, penso sopratutto ai giovani che intendono reinvestire sul territorio”.

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