17 Marzo 2010 - Il Secolo XIX

TRAMONTI DI CAMPIGLIA - Sulle terrazze abbandonate dopo lo Zafferano arriva il Chinotto

 

 

L’Associazione Campiglia da ormai quasi dieci anni impegnata nel recupero agricolo del Territorio di Tramonti di Campiglia illustrerà sabato 20 marzo, alle ore 15.00 nella piazzetta del paese, il programma di introduzione della coltura del CHINOTTO nei terrazzamenti ormai abbandonati.
A tutti gli Associati che ne hanno fatto richiesta verranno distribuite delle piantine di CHINOTTO da interrare nelle varie zone in fase sperimentale al fine di individuare la collocazione migliore.

Il CHINOTTO, un agrume molto particolare, in Liguria era dalla fine dell’Ottocento coltivato nel Savonese dove la locale industria dei frutti canditi conobbe particolare fortuna. Dopo gli anni venti iniziò la crisi di tale produzione. Ad oggi il rilancio della coltivazione è affidato ad  un presidio SLOW FOOD (Presidio del Chinotto di Savona) che riunisce coltivatori e trasformatori. Le piantine che verranno distribuite, le cui proprietà e caratteristiche verranno per l’occasione illustrate dall’agronomo dello Slowfoof Sig. POLLERO, sono per l’appunto provenienti dai vivai di riferimento del presidio.
I frutti del Chinotto coltivati nel territorio di Tramonti verranno  successivamente trasformati in marmellata, mostarda ed essenze nel laboratorio che l’Associazione sta allestendo in CAMPIGLIA. Tale produzione si affiancherà alla quelle, sempre molto richieste (la domanda supera ampiamente la produzione), di marmellata di fichi d’India e zafferano.

Il programma “CHINOTTO” sostenuto dall’assessore provinciale all’agricoltura BARLI e dalla Confagricoltura dovrebbe portare ad un recupero di altri terrazzamenti ormai abbandonati.
È convinzione dell’Associazione che solo attraverso un’agricoltura anche di nicchia il territorio di Tramonti potrà mantenere la propria identità ed essere salvato dal degrado peraltro già iniziato.   Turismo, nuove strade e costruzioni anche se possono portare a ritorni economici immediati, nel lungo periodo se non abbinati ad un mantenimento delle caratteristiche dei luoghi e del paesaggio sono destinati secondo noi ad un altrettanto rapido declino.

Sabato 20 oltre alla presentazione del programma CHINOTTO si parlerà anche della possibilità (il progetto è già pronto ma non certo realizzabile con i mezzi a disposizione di un’Associazione onlus) di recuperare una vasta zona al Persico e Navone alla coltivazione della vite destinata alla sola produzione del vino “RENFORZA’” nome originale in zona del più famoso “SCHIACCHETRA’”. Verranno anche offerti ai partecipanti assaggi di prodotti locali e derivanti dalla lavorazione del CHINOTTO. Le piantine di CHINOTTO, vista la difficoltà dell’impresa crediamo che ne abbiano bisogno, verranno benedette sul sagrato della Chiesa di S. Caterina, prima della distribuzione, dal Parroco Don Maurizio.

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